Museo nazionale, Zurigo

 

L’arte della sicurezza per il Museo nazionale di Zurigo

Quest’estate è stato ufficialmente inaugurato il nuovo complesso del Museo nazionale. L’imponente struttura amplia in chiave moderna il celebre edificio precedente, dando vita a un insieme armonioso di vecchio e nuovo. Securiton protegge il museo da spiacevoli sorprese: tra le altre cose, con un impianto di segnalazione d’allarme scasso completo e all’avanguardia.

Risanamento e ampliamento

Vista la crescente carenza di spazio, nel Museo nazionale sono in corso da tempo lavori di risanamento e di ampliamento, con la costruzione di un grande nuovo complesso. Le sezioni già esistenti del museo vengono rimodernate in maniera graduale, senza per questo interrompere l’attività espositiva. In parallelo, negli ultimi quattro anni è stato realizzato l’edificio supplementare. Qui, il Museo nazionale di Zurigo ha predisposto ambienti espositivi multifunzione, un centro studi e una biblioteca, un auditorium per eventi pubblici e un moderno punto ristoro di qualità elevata. Tra i due complessi si è creato un cortile interno, con un ponte che collega il nuovo edificio al parco circostante.

Una tecnologia di sicurezza consolidata

Già molti anni fa Securiton era stata incaricata di proteggere i pregiati oggetti in esposizione con un impianto di segnalazione d’allarme scasso. Al “prodotto originale” EMZ era seguito poi SecuriPro. Ora, con la realizzazione del nuovo edificio, il museo ha deciso di passare all’ultimo e più moderno impianto di segnalazione d’allarme scasso di Securiton: SecuriSafe. Questo andrà gradualmente a sostituire SecuriPro anche nei futuri risanamenti della struttura esistente. Ambienti e oggetti in esposizione vengono monitorati con svariate strumentazioni. Numerosi rivelatori forniscono la protezione necessaria: per la sorveglianza interna ed esterna si impiegano tra l’altro anche dispositivi laser. Le teche a installazione libera, usate soprattutto per le mostre temporanee, sono collegate all’impianto di segnalazione d’allarme scasso mediante una tecnologia radio – cosa che garantisce a curatori e proprietari dei pezzi una notevole flessibilità. Ma a SecuriSafe sono collegati anche altri tipi di dispositivi, come rivelatori per quadri, barriere fotoelettriche e contatti magnetici e a chiavistello. Attualmente si contano circa 1200 contatti attivi; al termine del risanamento, l’impianto di segnalazione d’allarme scasso dovrebbe averne 1600.

Il comfort del sistema UMS

Il sistema di gestione universale UMS, anch’esso di Securiton, consente di visualizzare e utilizzare i diversi dispositivi all’insegna della semplicità. Il personale del museo addetto alla sicurezza vi fa ricorso dalla cabina di monitoraggio. Qui è possibile non solo attivare le telecamere di controllo, ma anche elaborare i messaggi di allarme di SecuriSafe. All’interno dell’UMS sono stati inoltre integrati il sistema di gestione degli accessi e quello di rivelazione incendio, entrambi implementati da fornitori terzi.

L’IPS VideoManager di Securiton fa confluire nella cabina di monitoraggio le immagini di 175 telecamere di tipologie molto diverse, installate all’interno e all’esterno del Museo nazionale. Nell’area espositiva, in caso di emergenza alcune telecamere si collegano direttamente all’iPad del personale di vigilanza. Dal canto suo, l’azienda g+m elektronik AG, anch’essa parte del gruppo Securitas, assicura una gestione ordinata dei flussi in uscita grazie a messaggi di evacuazione mirati. Gli altoparlanti, installati in tutto il museo, si possono utilizzare anche per annunci di altra natura. 

Soluzioni orientate al cliente

In fase di costruzione, il museo non ha mai chiuso i battenti. Di conseguenza, è stato necessario garantire che le attività espositive non fossero interrotte dai lavori di installazione e che gli oggetti messi in bella mostra non vedessero ridotta la sorveglianza. Inoltre, le mostre temporanee che si sono succedute al ritmo di una ogni tre mesi circa hanno costretto più volte a modificare il piano di monitoraggio in atto. Grazie all’impiego di un project manager di Securiton, comunque, tutti i soggetti coinvolti hanno avuto sempre un’unica persona di riferimento, il che si è rivelato assai utile.

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